CHI SIAMO
Siamo eredi di alcune persone che, a livello internazionale in Svizzera nel 1897 e in Italia nel 1902, hanno fondato quella che oggi è l'Associazione Cattolica Internazionale al Servizio della Giovane (ACISJF) Organizzazione del Volontariato (ODV).
Molti forse si chiederanno che senso ha oggi fare parte di una realtà nata in un tempo così lontano e diverso dall'oggi.
La verità è che l'ACISJF è nata da una grande profezia. Due uomini colti e santi, il beato Giuseppe Toniolo e il Prof. Rodolfo Bettazzi, portarono dalla Svizzera in Italia le idee e le preoccupazioni che avevano dato vita all'ACISJF, che inizialmente si chiamò Protezione della Giovane. E gli obiettivi generati da queste idee furono immediatamente fatti propri da alcune signore di grande coraggio e disponibili a mettersi al servizio delle giovani più indifese, bisognose e in pericolo.
In un tempo in cui le classi sociali rappresentavano reali divisioni, le donne che diedero vita all'ACISJF in Italia e che appartenevano principalmente all'aristocrazia illuminata, si misero insieme sfidando tante false certezze e pregiudizi, e andando con decisione e fiducia, controcorrente.
Di fronte ad ogni stigma sociale, queste donne guidate dall'occhio lungimirante e libero della fede che le animava, opposero la "prevenzione". Prevenire è stato uno dei fondamenti che ha guidato e guida l'ACISJF. Tutto si può risolvere, o quantomeno migliorare, se si riesce a intervenire per tempo, aiutando e sostenendo le giovani in ogni loro difficoltà; e questo significa essere accanto alle giovani, sostenerle, camminare al loro fianco, senza mai voler prevaricare, senza mai giudicare, ma sempre disponibili ad aiutare e a dare fiducia e tempo, continuando a camminare al loro fianco.
Non è un caso che il motto dell'ACISJF sia "IN VIA".
1902 - Gli inizi
L'associazione si diffuse ben presto in tutto il territorio Italiano e a Roma un gruppo di signore diede vita ad una casa di accoglienza e ad un ufficio di stazione. Quest'ultimo fu una vera fucina di lavoro e di assistenza a tutte le giovani che dalle campagne venivano in città per cercare lavoro. L'assistenza fu garantita per moltissimi anni, 24 ore al giorno, e fu portata avanti con un prezioso quanto profetico lavoro di rete, esteso anche a religiose di diverse Congregazioni. L' ufficio è stato trasferito e poi chiuso dalla Direzione delle Ferrovie dello Stato in occasione delle ultime trasformazioni della Stazione Termini.
1915 - 1950
Nella prima Casa di Roma furono ospitate moltissime giovani e, durante la Prima Guerra Mondiale, madri e mogli di soldati feriti al fronte e ricoverati negli ospedali romani. Furono ospitate anche molte profughe di guerra. Nella Seconda Guerra Mondiale il gruppo romano continuò a occuparsi delle giovani e delle donne sole, ma aprì l'ospitalità anche ad alcune ebree che avevano bisogno di nascondersi.
Nel corso degli anni le volontarie hanno percepito e approfondito la complessità e il cambiamento e si sono sempre preoccupate di evidenziare i bisogni emergenti delle giovani e di cercare di risolverli con grande fantasia creatrice.
Molte generazioni di donne romane, o comunque residenti a Roma, si sono succedute nell'impegno a favore delle giovani, sapendo di essere di fatto l'ACISJF di Roma, ma non preoccupandosi mai di tradurre questa importante esperienza nella costituzione formale di un'organizzazione di volontariato. Cosa che si è realizzata solo recentemente nell'anno 2006.
1950 - Oggi
Nel 1950 si è data vita ad una nuova casa di accoglienza che ha ospitato numerosissime giovani e minori in difficoltà, di diverse nazionalità e religione. Per molte era necessario l'allontanamento dalla famiglia, altre di fatto non avevano più famiglia. Per tutte si è cercato di realizzare un tempo e un luogo che potesse supplire a questa mancanza. Tutte le giovani sono state supportate negli studi fino a trovare un lavoro e quindi una possibilità di autonomia. Molte sono uscite dalla nostra casa in occasione del loro matrimonio, ed anche in questi casi sono state aiutate e accompagnate.
Abbiamo accolto ragazze con problemi di disabilità e, dal 2002, ragazze agli arresti domiciliari. Molte di queste ultime hanno avuto bisogno di sostegno psicologico ed anche di cure mediche. Possiamo testimoniare che, nella grande maggioranza, tutte queste giovani hanno fatto un ottimo e positivo percorso umano.
La casa, purtroppo, è stata chiusa alla fine del 2018 perché si è dovuto rendere lo stabile alla proprietà.
ATTUALI ATTIVITA'
La nostra nuova sede è sempre nel quartiere multietnico Esquilino e per questo abbiamo scelto di aprire un centro di ascolto, di offrire un doposcuola per giovani studenti di varie nazionalità, di organizzare corsi di Italiano e di formazione per giovani donne e giovani lavoratrici, di offrire consulenze per problemi relativi al mondo del lavoro e sulle diverse possibilità di accesso a servizi e agevolazioni ed anche la possibilità di una terapia occupazionale per donne con disabilità temporanee.
Alcune attività che erano già iniziate, sono state interrotte per il Covid, ma è ancora possibile accogliere persone per un colloquio e per un ascolto.
Tutto questo attendendo di poter riprendere in pienezza le nostre attività.