L’ostacolo più formidabile, forse, per la vostra azione non è già l’ostilità dei nemici di Dio e delle anime, né quella dei libertini che si vedono strappare la preda, né quella più ignominiosa dei trafficanti che si arricchiscono spudoratamente con ciò che con orribile, ma rigorosa esattezza vien detto la tratta delle bianche … La cosa più strana, dato il valore della posta in giuoco, è che vi vediate costrette a superare l’indifferenza, la noncuranza e persino l’ironia di persone che si credono cristiane per bene, cattoliche convinte e praticanti.
L’ACISJF ricca di una lunga storia e di esperienza, ha saputo tuttavia mantenersi giovane e aggiornata. …
… Il Santo Padre si felicita dunque con coloro che vogliono ancora oggi contribuire a un giudizioso aggiornamento dell’ACISJF, dovunque già opera e dovunque cerca di estendersi. Questo spirito nuovo, ha una radicale esigenza nelle mutazioni culturali del nostro tempo che investono tanto profondamente il mondo dei giovani. …
… Non è sufficiente tuttavia vivere le esigenze del dialogo con le giovani che vengono ai foyers e ai circoli. È molto importante viverle egualmente nelle nostre stesse organizzazioni, in tutte le strutture esistenti. È la sola via possibile di una vera collaborazione interna ed esterna. Quali che siano le loro qualifiche professionali, le adulte, membri dell’Associazione devono curare di far progredire il lavoro d’équipe. Ognuno è dunque chiamato a un costante superamento di ogni spirito di proprietà, di accaparramento per sé solo di ciò che non può essere vissuto che in partecipazione.
Chi ha fede deve accogliere l’invito a muoversi verso un futuro che, se non è privo di incognite, reca però la promessa di possibili, affascinanti progressi; e deve muoversi nella speranza. Dio non cessa di guidare il suo popolo sulle strade della storia verso l’incontro definitivo con Lui
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Non sono forse attuali e pur drammatici i volti delle giovani emigranti e rifugiate di oggi, di quelle giovani che non hanno potuto accedere ad una educazione conveniente che desse loro possibilità di formazione professionale, di quelle che non trovano impiego, o soffrono di violenze e discriminazioni a motivo del loro sesso?...
… Le vostre attività, molto varie, desiderano rispondere ai problemi urgenti, di alloggio e di cibo, di protezione e di dignità delle giovani in necessità. Certamente non sono solamente espressione di un benevolo umanitarismo. Queste Opere sorgono e sono animate da una ferma volontà di incontro e di servizio, dalle quali la ‘Carità di Cristo’ possa irradiare la sua forza di solidarietà e libertà. …
… In alcune occasioni, potrebbe accadere che i vostri servizi rispondano a necessità solo materiali concrete e contingenti. Ricordate Gesù di Nazareth che passò nel mondo curando gli infermi, moltiplicando i pani per saziare la fame, compatendo le disgrazie dei suoi concittadini, piangendo la morte dell’amico. Non sono i discorsi astratti né le chiamate generiche quelle che cambiano la vita e la convertono in vita nuova e partecipata. …
… Tali Opere non sono poi né una semplice supplenza, né competenza riservata all’azione dello Stato o di altra organizzazione al servizio della gioventù, bensì esse sono aperte a ogni collaborazione in favore della stessa gioventù contribuendo, così, al bene comune locale, cittadino e nazionale. D’altra parte esse vanno al di là delle varie iniziative locali, isolate, perché sanno unirsi, completarsi ed arricchirsi reciprocamente, con lo spirito di unione della vostra Associazione Internazionale Cattolica che significa coscienza di interdipendenza, forza di solidarietà e mistero di comunione.
Sappiamo che in questi 100 anni generazioni di giovani sono state aiutate e credo di poter dire spesso ‘salvate’ dal lavoro di questa Associazione e di questo tutti insieme dobbiamo rendere grazie ed è questo l’altro motivo della mia presenza: ringraziare, ringraziare per quanto è stato fatto, per quanto fate e per quanto farete.
Vogliamo insieme rendere grazie al Signore per i doni che attraverso la vostra secolare attività sono stati profusi alla Chiesa e alla società italiana. Doni di intelligenza, di lungimiranza e di carità che in questi lunghi abbi sono stati offerti. …
… Le vostre azioni, desidero testimoniare qui oggi, anche a nome di tanti Vescovi italiani che conosco ed apprezzano la vostra opera nelle loro rispettive Diocesi come i tanti messaggi ricevuti ne danno testimonianza, vanno ben al di là delle varie iniziative locali perché uniscono, si completano e si arricchiscono reciprocamente con lo spirito di unione della vostra Associazione che significa coscienza di interdipendenza, forza di solidarietà e mistero di comunione.
In questi 100 anni l’ispirazione iniziale non si è esaurita ma ha saputo, attraverso tante persone capaci e ricche della fede cristiana, rinnovarsi rispondendo via via ai bisogni che sono sorti nella società. Avete saputo modificare strutture e servizi, avete dato vita a realtà che poi sono divenute associazioni specifiche, avete intensificato rapporti ed incontri. Avete sempre operato con attenzione e rispetto per le realtà esistenti, avete cercato di capire prima di agire, avete utilizzato i metodi di indagine culturale anche quando questi non erano certo alla moda. …
… Il 20 novembre del 1960 il Beato Giovanni XXIII ricevendo nella sala Clementina le responsabili dell’Associazione ebbe a dire, tra l’altro, ‘La vostra Associazione vuol essere nel mondo un raggio della paterna bontà di Dio e una testimonianza viva di solidarietà cristiana ispirata ai più puri valori del Vangelo.’…
… Il mio invito è ad avere coraggio e fantasia creatrice per potervi rispondere. Le categorie di bisogno sono tante e diverse, siate sempre disponibili, non abbiate paura, gettatevi come 100 anni fa si gettò quel gruppo di signore alle quali dobbiamo davvero tanto.
E siate certe dell’aiuto e del sostegno che non vi mancherà né dal Signore, né dai vostri Vescovi che tanto apprezzano la vostra opera, né dalle istituzioni civili con le quali avete sempre collaborato nel rispetto delle reciproche autonomie.
La mia speranza è di veder fiorire e crescere sempre maggiormente la vostra opera, di poter sempre contare sui vostri provvidenziali interventi, sulla vostra capacità di rinnovarvi continuamente.
Una presenza antica che si è mossa con coraggiosa determinazione nel mondo sociale quando ancora la carenza di programmi di sostegno era veramente grande. L’Acisjf ha anticipato i tempi ed ha segnato lodevolmente traguardi preziosi, anche se poco pubblicizzati, di orientamento per le giovani generazioni.
Sin dai miei giovani anni ho apprezzato il servizio davvero evangelico spesso eroico dell’Associazione.